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USA: Perché All’Improvviso Segui Trump su Facebook e Instagram?

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USA. Martedì 21 gennaio, dopo l’insediamento di Donald Trump come presidente, molti utenti di Facebook e Instagram si sono trovati improvvisamente a seguire gli account ufficiali di Trump, del vicepresidente Vance e della first lady, senza averlo scelto. Questa situazione ha sollevato dubbi sul comportamento di Meta, portando molti a chiedersi: cosa sta succedendo?

Una Transizione Digitale: Come Meta Gestisce gli Account Presidenziali

Meta si è affrettata a spiegare che il cambiamento fa parte del “processo standard” per il passaggio degli account ufficiali della Casa Bianca da un’amministrazione all’altra, una pratica che risale all’era di Barack Obama.

Ecco come funziona il processo secondo Meta:

  • Quando un nuovo presidente assume il potere, gli account ufficiali di POTUS ( President of the United States of America) , VP ( Vice-President) e della First Lady vengono trasferiti alla nuova amministrazione.
  • I follower degli account della precedente amministrazione vengono automaticamente mantenuti, a prescindere dal fatto che abbiano scelto o meno di seguire i nuovi rappresentanti.
  • I contenuti della precedente amministrazione vengono archiviati su account separati, lasciando gli account ufficiali vuoti e pronti per essere utilizzati dalla nuova leadership.

Esempio pratico:

  • Se un utente seguiva l’account di Barack Obama come presidente, al passaggio di potere nel 2017, lo stesso utente è stato automaticamente collegato all’account di Donald Trump.
  • Nel 2020, con l’elezione di Joe Biden, il processo si è ripetuto, e ora lo stesso vale con il ritorno di Trump.

Confusione e Bug: Perché Molti Utenti Si Sentono “Forzati”

Nonostante la spiegazione ufficiale, molti utenti hanno segnalato problemi:

  • Alcuni affermano di non aver mai seguito nessun account presidenziale in passato e di essersi trovati automaticamente iscritti agli account di Trump e della sua amministrazione.
  • Altri hanno riportato difficoltà nel tentativo di smettere di seguire tali account, con errori tecnici che impedivano di completare l’operazione.
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Andy Stone – Portavoce di Meta

Le dichiarazioni di Meta :
Andy Stone, portavoce di Meta, ha dichiarato:

  • “Le persone non sono state costrette a seguire automaticamente nessuno degli account Facebook o Instagram ufficiali del presidente, del vicepresidente o della first lady.”
  • Tuttavia, ha aggiunto che “potrebbero essere necessari tempi più lunghi per processare le richieste di smettere di seguire gli account” a causa dell’elevato volume di operazioni legate alla transizione.

Ritorno dei Contenuti Politici nei Feed

Oltre alla questione degli account presidenziali, un’altra stranezza riguarda il cambiamento nella strategia di Meta sui contenuti politici. Dopo anni di limitazioni sui post legati a temi politici, Meta ha invertito la rotta.

La nuova strategia:

  • Mark Zuckerberg ha recentemente deciso di reintegrare i contenuti politici nei feed, affermando che molti utenti vogliono tornare a vedere discussioni su temi politici e istituzionali.
  • Questo ha portato Meta a suggerire attivamente gli account di Trump e del vicepresidente Vance agli utenti come “raccomandati” da seguire.

Censura e Hashtag: L’Errore di Meta

Martedì, un ulteriore episodio ha sollevato critiche: gli utenti hanno scoperto che l’hashtag #democrats era temporaneamente non ricercabile su Facebook e Instagram. Questo, unito al ritorno di Trump e ai contenuti politici promossi, ha alimentato sospetti di censura nei confronti dei contenuti democratici.

Meta ha chiarito:
L’azienda ha dichiarato che si trattava di un bug tecnico che ha influenzato una vasta gamma di hashtag, e non solo quelli legati ai democratici. Tuttavia, l’episodio ha contribuito ad accrescere le critiche verso Meta e la sua gestione della neutralità politica.

I Dubbi Sulla Trasparenza di Meta

Tra spiegazioni ufficiali, bug tecnici e cambi di strategia, il comportamento di Meta dopo l’insediamento di Trump solleva domande importanti:

  • È giustificato trasferire automaticamente i follower degli account presidenziali senza il consenso degli utenti?
  • Come mai ci sono state difficoltà tecniche così rilevanti proprio durante questa transizione?
  • Qual è il vero ruolo di Meta nel promuovere o limitare contenuti politici?

Meta: trasparenza e fiducia

Meta si trova ancora una volta sotto i riflettori per la gestione delle sue piattaforme durante momenti politicamente significativi. L’accumulo di bug, errori di comunicazione e la nuova strategia sui contenuti politici mette in discussione la trasparenza dell’azienda e il suo impatto sul discorso pubblico. Con utenti sempre più scettici, Meta deve affrontare il difficile compito di ricostruire la fiducia e dimostrare che le sue decisioni non sono guidate da interessi di parte.

Autore

  • francesca romana testi

    Sono Francesca Romana Testi, giornalista con una laurea in Comunicazione Internazionale. Ho condotto telegiornali e trasmissioni di politica, sport e cronaca, imparando l'importanza della narrazione visiva e della comunicazione omnichannel. Oggi mi dedico al brand journalism, il ponte tra giornalismo e comunicazione, per creare connessioni autentiche ed etiche. Nel mio blog esploro le sue applicazioni e tecniche, con uno sguardo sempre attento a tecnologia, innovazione e trend del settore.

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di Francesca Romana Testi

Sono Francesca Romana Testi, giornalista con una laurea in Comunicazione Internazionale. Ho condotto telegiornali e trasmissioni di politica, sport e cronaca, imparando l'importanza della narrazione visiva e della comunicazione omnichannel. Oggi mi dedico al brand journalism, il ponte tra giornalismo e comunicazione, per creare connessioni autentiche ed etiche. Nel mio blog esploro le sue applicazioni e tecniche, con uno sguardo sempre attento a tecnologia, innovazione e trend del settore.

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